Archeologia

LA NAVIGAZIONE DEGLI ANTICHI EGIZI. LE TRACCE DEGLI ANTICHI COMMERCI MARITTIMI ALLA TERRA DI PUNT

Boston University Wadi Gawasis Project

Courtesy of Cheryl Ward and the University of Naples “L’Orientale”/Boston University Wadi Gawasis Project

 

Gli scavi archeologici in Egitto, nel Wadi Gawasis, non hanno trovato né mummie, né grandi monumenti, ma l’archeologa dell’Università di Boston Kathryn Bard e i suoi colleghi stanno scoprendo i resti più antichi di navi d’alto mare e altre reliquie legate al commercio esotico con un misterioso regno del Mar Rosso denominato Punt.

 

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Società e politica, Società e politica internazionale

IDA MAGLI: “UNA VOLTA UCCISI GLI EUROPEI, NON CI SARÀ PIÙ NIENTE”. IL SUICIDIO DELL’EUROPA.

IDA MAGLI

Ida Magli

 

Roma, 22 febbraio 2016 – In seguito alla scomparsa dell’antropologa Ida Magli, pubblichiamo qui quella che con buona probabilità è stata la sua ultima intervista, rilasciata a Francesco Borgonovo di Libero poco tempo fa. [IPN]

 

IL SUICIDIO DELL’EUROPA.

 

Che forza ha questa donnina. Che nerbo in quelle braccia esili, e che coraggio innerva la sua voce sottile, capace d’infiammare pur senza infiammarsi. A novant’anni compiuti quest’anno, il pensiero di Ida Magli arde ancora potente.

Antropologa nota a livello internazionale, è stata la prima, negli anni Novanta, a denunciare le storture e le follie dell’Unione europea. Si è opposta alla corrente impetuosa del politicamente corretto e ha denunciato l’immigrazione senza regole, il tentativo di distruggere i popoli dell’Europa, la cancellazione della cultura in Italia e nel Vecchio Continente.

Prosegue a farlo anche oggi: fra pochi giorni uscirà il suo nuovo saggio Figli dell’uomo (Rizzoli) e tornerà in libreria, con una nuova edizione, il fiammeggiante pamphlet La dittatura europea. Insieme con Dopo l’Occidente e Difendere l’Italia, quel volume racchiude la sua visione del mondo, lucidissima e affilata.

 

Anche quando dipinge un futuro nero. 

 

«Hanno fatto di tutto per uccidere gli europei», dice Ida, e quasi sussurra, accomodata sul divano della sua casa luminosa in un bell’angolo verde di Roma.

«Ma nessuno può sostituirli. Una volta morti… C’è stata una volontà precisa: questa immigrazione sregolata è stata utilizzata per uccidere gli europei. Ma, dico, perché ci dobbiamo lasciare uccidere senza un tentativo di reazione? Ripristiniamo i confini! Altri mettono le reti? Facciamo anche noi una rete col filo spinato! Se non avessimo dei governanti che odiano gli italiani… Questa è la verità: non so perché, ma i nostri governanti ci odiano».

 

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Economia e lavoro, Società e politica, Società e politica internazionale

ITALIA: SUBALTERNITA’ E CORRUZIONE

portaerei americana a napoli

 

PERDITA DELLA SOVRANITA’

 

L’inefficienza e la corruzione del sistema-Italia derivano dalla collocazione subalterna e asservita dell’Italia nella gerarchia delle potenze, quindi non è possibile curarle dall’interno dell’Italia, con mezzi politici o giudiziari o di altro genere.

Promesse di questo genere sono pertanto mendaci o sciocche. Il dibattito politico e culturale resta sterile e impotente proprio perché non tematizza questa condizione giuridica internazionale di sudditanza dell’Italia, compresi i trattati e i protocolli riservati che sanciscono questa sua condizione, nonché il rapporto tra tale sua condizione da un lato e la sua decadenza dall’altro.

 

L’Italia, dall’alto medioevo in poi, non è mai stata indipendente (tolta Venezia e qualche altra città), ma è stata assoggettata a potenze e interessi esterni; questa sua posizione è stata consolidata dai secoli, è divenuta uno dei principi cardine del diritto internazionale; i suoi governanti sono sostanzialmente al servizio di questi interessi e potenze: ottengono e mantengono la poltrona in quanto obbediscono un padrone esterno, e in cambio possono fare i loro comodi all’interno a spese dei cittadini (del resto, lo Stato unitario italiano nasce per interesse e intervento di Londra e Parigi).

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Archeologia

L’EDIFICIO PIÙ ANTICO DI TEL AVIV

telaviv-edificio-piu-vecchio

 

(Assaf Peretz/Israel Antiquities Authority)

 

Secondo l’Israel Antiquities Authority questi sarebbero i resti della più antica costruzione mai trovata a Tel Aviv (Israele).

Posta sul fiume Yarkon, l’edificio consiste di almeno tre stanze e risale forse a 8000 anni fa.

“Questa scoperta è importante e sorprendente”, dice l’archeologa Ayelet Dayan, direttrice degli scavi. “Per la prima volta abbiamo [trovato] tracce di abitazioni permanenti che esistettero nella regione di Tel Aviv 8000 anni fa”.

Sono stati inoltre rinvenuti dei frammenti di ceramiche e uno di un recipiente di basalto, e resti animali tra cui ossa di ippopotamo.

Numerosi strumenti di selce – come lame di falci – e resti di scheggiatura suggeriscono che il sito ne producesse molti.

Alcuni sono addirittura di periodi precedenti, inclusa una punta di uno strumento da caccia del Paleolitico medio – forse di 100000 anni fa.

 

Fonte: Discovery

Link: http://news.discovery.com/

Link. http://news.discovery.com/archaeology/prehistoric-building-and-hippo-bones-found-in-tel-aviv.html

Fonte: http://ilfattostorico.com/

 

Storia Italia

QUANDO NELL’ ITALIA DEL NORD VI FU LA DITTATURA DEL PROLETARIATO

 

lenin

Lenin 

 

Dopo la prima guerra mondiale nelle province del nord, le “camere del lavoro socialiste” avevano praticamente preso il potere sulla popolazione e, in una condizione di generale assenza dello stato, si stabilì una vera e propria dittatura del proletariato.

 

Questa dittatura interessava la vita sociale ed economica del paese. Chi non si sottometteva alla logica dei socialisti incorreva in multe, taglie e nel BOICOTTAGGIO.

 

Dopo la guerra infatti le leghe socialiste avevano preso totale controllo degli uffici di collocamento che divennero uffici di collocamento di classe: questi, abbandonato l’antico sistema contrattuale, imponevano ai datori di lavoro l’assunzione di operai avventizi indipendentemente dalla effettiva richiesta di manodopera, mentre i lavoratori potevano ottenere lavoro solo iscrivendosi alla lega stessa.

 

Così cominciarono le imposizioni delle multe o taglie ossia costrizioni a pagare somme di denaro nelle mani dei capi-lega, il cui mancato pagamento portava al boicottaggio.

 

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Archeologia Verona, Storia e arte - Verona

CARPENEA, LA MISTERIOSA CITTÀ SCOMPARSA.

Carpanea 

 

LA LEGGENDA DEL BOSCO DELLA CARPENEA

 

Una grande città, circondata da sette ordini di mura merlate e difesa da cento torri altissime, tutta premuta dalle acque disordinate che i fiumi non ancora arginati riversavano intorno, sorgeva sopra una bassa ed appiattita collina. Maestosa ed opulenta la metropoli viveva indipendentemente, commerciando coi popoli vicini.

Fu tramandato che l’ultimo re di tale città, avendo oltraggiato il dio Appo, venne detronizzato dai sacerdoti e costretto a vivere in una bassa cantina, in solitaria prigionia.

Il dio Appo rappresentava l’onda incatenata a ricordo della titanica opera degli uomini i quali, costruito un grande bacino, erano riusciti a raccogliere le acque sovrabbondanti dei fiumi che, senza argini e impetuose, minacciavano di sgretolare la collina sulla quale sorgeva la città.

Il tempio del dio era vastissimo e sontuoso; colà il re, ogni mattino portava cibi e bevande. Il popolo faceva ala ed uscito il sovrano deponeva anch’esso splendidi doni ai piedi della divinità.

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Scuola e istruzione

SEMPRE PIU’ TONTI: PROVE SCIENTIFICHE CHE LA GENTE STA DIVENTANDO “PIU’ STUPIDA”

Brain-Public-Domain

 

Di Michael Snyder

 

La gente è più stupida di una volta? Le generazioni precedenti erano più acute di noi? Forse è da un po’ che sospettate che la gente stia diventando più stupida, ma ora in effetti abbiamo prove scientifiche che dimostrano che è proprio così.

 

Come leggerete di seguito, i quozienti intellettivi medi stanno diminuendo in tutto il mondo, i punteggi dei test scolastici statunitensi sono in declino da decenni, e gli scienziati hanno perfino scoperto che i nostri cervelli nel tempo sono diventati più piccoli.

Perciò se in alcuni giorni vi sembra di svegliarvi nel bel mezzo del film “Idiocrazia”, forse non siete molto lontani dalla realtà.

Molti ingredienti del nostro cibo-spazzatura non beneficiano lo sviluppo celebrale, il nostro sistema educativo è una barzelletta totale, e la maggioranza degli americani sono assolutamente dipendenti da fatui intrattenimenti.

 

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Monolandia, Società e politica internazionale

JAMES DEWEY WATSON, PREMIO NOBEL DA SHOCK «I NERI AFRICANI SONO MENO INTELLIGENTI»

Watson

James Dewey Watson

 

James Dewey Watson scandalizza con l’affermazione che il sottosviluppo economico dipende dal patrimonio genetico. «Le persone di colore africane sono meno intelligenti dei bianchi» ha dichiarato senza mezzi termini il premio Nobel per la medicina James Watson durante un ciclo di visite nel Regno Unito per la presentazione del suo ultimo libro. L’aspirazione ad attribuire eguali capacità razionali a tutti è irrealistica

 

Ottenendo in pieno il proposito indicato nel titolo (“Avoid boring people: lessons from a life in science”, “Evita le persone noiose: lezioni da una vita passata a contatto con la scienza”), arroventando il clima di quella che sarebbe dovuta essere la placida comparsata al Museo della Scienza londinese di uno studioso ultrasettantenne che discetta sulle capacità combinatorie delle basi azotate davanti a una platea di appassionati di biologia.

 

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Economia e lavoro, Società e politica internazionale

RAZZA CHE RAMAZZA: ADESSO MI È TUTTO PIÙ CHIARO, L’ECONOMIA AMERICANA È COLLASSATA PER MOTIVAZIONI RAZZIALI.

 

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Happy  days

 

di Eugenio Benetazzo

 

Adesso mi è tutto più chiaro. Al momento in cui sto scrivendo mi trovo allo Space Needle di Seattle, ormai saranno più di trenta giorni che sto girovagando per gli States con l’intento di realizzare un videodocumetario sulla crisi finanziaria e quella immobiliare: Boston, New York, Miami, Atlanta, Phoenix, Las Vegas, Los Angeles, Seattle e Chicago.

 

L’economia americana è collassata per motivazioni razziali: il suo destino sembra ormai segnato da un lento ed inesorabile declino economico e sociale. Chi confidava in un miglioramento con l’avvento di Obama, mitizzandolo come il nuovo Kennedy, ha iniziato a  ripensarci.

 

L’America di Obama non è l’America di Kennedy: alla metà degli anni sessanta, la popolazione americana era costituita per circa l’80% da bianchi caucasici (europei ed anglosassoni) e per il il 20% da svariate minoranze etniche (afroamericani, ispanici, orientali).

 

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