Architettura e urbanistica, Economia e lavoro, Economia e lavoro Verona, Società e politica Verona, Storia e arte - Verona

VERONA. TRASFORMAZIONE DEGLI EX MAGAZZINI GENERALI

magazzini generali

.

ALCUNE NOTE INVIATE DA FAUSTO CALIARI PER RICORDARE IL PERCORSO CHE HA PORTATO L’INTERA AREA DEGLI EX MAGAZZINI GENERALI A TRASFORMARSI DA ZONA PRODUTTIVA, A CULTURALE E INFINE TERZIARIO-DIREZIONALE. 

RISULTA CHIARO IL RUOLO AVUTO DALLA FONDAZIONE CARIVERONA IN QUESTA OPERAZIONE CHE HA PRIVATO VERONA E I VERONESI DI UN’OTTIMA OPPORTUNITA’ DI RIQUALIFICAZIONE .

.

LA PROFEZIA DELLA LOCOMOTIVA COSMICA SI È TRISTEMENTE AVVERATA. 

.

Dopo la ristrutturazione la magnifica Stazione Frigorifera n°10 appare come un effimero guscio vuoto, violentemente scarnificato, addomesticata e imbellettata per asservire al meglio le nuove

funzioni commerciali, spogliata dei preziosi elementi caratterizzanti che la elevavano potentemente a luogo immaginifico dell’anima, e che proprio per questo ne giustificavano il vincolo integrale originale, perché con il tempo era divenuta opera d’arte; vincolo ribadito con ben due sentenze del consiglio di Stato purtroppo rimaste lettera morta. Ora si può davvero dire che sia spenta e abbandonata in un deserto di idee, lontanissima dalla sua energia primordiale. 

Continua a leggere “VERONA. TRASFORMAZIONE DEGLI EX MAGAZZINI GENERALI”

Cultura Verona, Pensieri e parole, Persone e personaggi, Società e politica Verona, Veneto

L’ULTIMA POESIA DI ROBERTO PULIERO IN OSPEDALE… “GRASSIE A CHI M’HA CURÀ” .

pugliero roberto

Pugliero Roberto

 

Il giorno 19 novembre , a 73 anni, si è spento Roberto Puliero, grande regista, attore e radiocronista storico dell’Hellas Verona.

Ricoverato a Borgo Trento, nelle ultime settimane ha scritto una poesia dedicata a dottori e infermieri che l’hanno curato.

 

GRASSIE A CHI M’HA CURÀ

Quando un giorno uno el se cata

ricoverado a l’ospedal,

più che ben, se po’ anca dir

che, struca struca… te stè mal

Ma, za dopo un par de giorni,

te te senti consolà,

e da una serie de attensioni

circondado e confortà!

Gh’è un bel sciapo de infermiere

che come ti te le ciami,

le se parcipita a iutàrte

come un supìo de tsunami!

Le te alsa, le te sbalsa,

le te senta, le te sbassa,

le te palpa, le te tasta,

le te dindola e strapassa

Fin da mattina imboressàde

la Federica o la Veronica

un’iniesson de bonumor

che la par la bomba ’tomica!

E le prova ad una ad una

sigalando un fià a la bona…

… che sia pronte par la sera

le cansone del Verona,

e le sistema le bandiere!,

parchè riva fin lassù

la gioiosità festosa

dei colori gialloblù!

… po’ gh’è Andrea, che te lo senti

quando riva el so vocion

che’l par proprio vegnù fora

da un Sior Todaro brontolòn

E Francesco che po’ se casco,

so a la fin contento istesso…

sono sicuro: co un colpetto

el me tira su dal cesso!

E gh’è la Elena col boresso

sempre annesso e incorporado

con la Kety a far da spalla

a quel “duo“ un fià scombinado

Fin che intanto la Michela,

coi so oceti birichini,

la te fa solo pensar

a pastissi e tortellini…

… e po’ gh’è la Paola capobanda:

per governar quelo che gh’è,

ela ghe basta un bel sorriso,

’na parola, anca un giossetin de te…

Du anni fa, forsi impisocado

e de sonno ancora storno,

m’era fin scapà da dir

“quasi quasi qua ghe torno!“

Ben, scusè, m’ero sbalià!…

Voi tornar ma no malà…

voi tornar pa ringrassiar

chi ogni giorno m’ha curà

con affetto e co umiltà

impinando el so lavoro

de amicissia e umanità

R.P.

 

Cultura Verona, Economia e lavoro Verona, Informazione e giornalismo, Società e politica Verona

IL 12 OTTOBRE 1866 USCIVA IL PRIMO NUMERO DE L’ARENA DI VERONA

Tipografi-Arena

Tipografia Arena

 

Verona 11 ottobre 2016, Il giornale L’Arena di Verona compie 150 anni

 

Il 12 ottobre 1866 a Verona esce il primo numero del quotidiano L’Arena, «il più antico d’Italia»; quando le notizie arrivavano in redazione sulle ali dei piccioni e i direttori si sfidavano a duello; la collaborazione di Emilio Salgari, il manifesto del Futurismo; l’Arena fascista, Bisaglia e gli anni del boom; giornali, radio, televisioni del gruppo Athesis; Bertani, Galtarossa, Fedrigoni, Armellini, Grigolini, Ferro, Rana, Pedrollo, Veronesi; chi comanda oggi e il tempo della crisi.

 

Quando esce il primo numero del giornale L’Arena è il 12 ottobre 1866, una data importante per Verona perché segna, al termine della Terza guerra di Indipendenza, l’annessione del Veneto al Regno d’Italia. Gli austriaci stanno per abbandonare la città e il giorno 16 dello stesso mese i bersaglieri arrivano da Viale Venezia e passano porta Vescovo acclamati dalla folla. Editori di quel quartino, che a Verona e provincia costa 7 lire e 12 all’estero, sono Gaetano Franchini Carlo Vicentini, direttore è Alessandro Pandian, condirettore Giusto Ponticaccia, mentre nella sede di via Monte 303, oggi via Sant’Egidio, lavorano due giornalisti.

 

Continua a leggere “IL 12 OTTOBRE 1866 USCIVA IL PRIMO NUMERO DE L’ARENA DI VERONA”

Architettura e urbanistica, Società e politica Verona

NEGRAR È DIVENTATO FAMOSO ANCHE PER IL NEOLOGISMO…NEGRARIZZAZIONE

Anche questo è la Valpolicella

 

negrar.1200

Negrar è diventato famoso anche per il neologismo che ha fatto nascere, legato alla speculazione edilizia …..

 

Riporto dal vocabolario dalla Treccani

 

Negrarizzazione 1 s. f. Urbanizzazione speculativa, e al di fuori di ogni controllo, del territorio compreso nel comune di Negrar, in provincia di Verona.

 

Il conte Pieralvise Serego Alighieri, cinquantenne, vignaiolo di Gargagnago, ultimo discendente del Sommo Poeta, può, a buon diritto, parlare di storia.

Spende volentieri il suo nome, quale presidente dell’associazione «SalValpolicella» (70 iscritti), per una battaglia in cui crede moltissimo e che raccoglie adesioni tra molti abitanti dei 5 comuni dell’area veneta, oggi assediata dal cemento.

Al punto che è stato coniato il neologismo «negrarizzazione», che ricorda il più famoso «rapallizzazione» per indicare il proliferare della speculazione edilizia.

«In effetti – spiega il conte Serego Alighieri – Negrar è il paese più degradato dei cinque. Ma, avanti così, l’identità di tutta la Valpolicella è destinata a scomparire». (Marisa Fumagalli, Corriere della sera, 13 gennaio 2007, p. 23) •

«nell’ultimo capitolo ho chiarito il concetto di negrarizzazione, neologismo coniato da un architetto veronese con il quale si intende definire “lo sfruttamento non pianificato di un’area senza rispetto per l’impatto ambientale”.  È un fenomeno che ha avuto origine, come suggerisce il nome stesso, nel paese di Negrar, ma che poi ha finito con l’allargarsi e interessare l’intera vallata» [Monica Beghini intervistata da Giancarla Gallo]. (Arena, 27 marzo 2007, p. 29, Cronaca della Provincia).
1-Derivato dal toponimo Negrar con l’aggiunta del suffisso izzazione.

 

Fonte srs di Luigi Pellini

Link: http://luigi-pellini.blogspot.com

Link. https://luigi-pellini.blogspot.com/2017/04/negrar-e-diventato-famoso-anche-per-il.html?spref=fb&fbclid=IwAR3MkfAd1Q7hmqanzaYVKAJTyrPvKdaqhMYoYoDN1_Pex2_xYq2oZsQatUA

Link: http://www.treccani.it/vocabolario/negrarizzazione_%28Neologismi%29/

 

 

Archeologia Verona, Architettura e urbanistica, Società e politica Verona

VERONA 2008: IL SINDACO FLAVIO TOSI TUONA CONTRO LE SOPRINTENDENZE

Girava l’anno 2008  è il sindaco di Verona dava esempi granitici della sua sensibilità culturale

 

tosi.flavio.1

Il sindaco di Verona Flavio Tosi

 

 

LA POLEMICA. Il sindaco attacca gli uffici territoriali del ministero dei Beni culturali competenti per la tutela del patrimonio storico. «Non possono bloccare la crescita della città, devono avere tempi veloci e regole certe». «Un muro antico in più non aggiunge nulla mentre alla città servono posteggi».

Contro le Soprintendenze, colpevoli di «frenare la crescita della città», si era già scagliato in campagna elettorale.  E ora, ai primi ostacoli, le bordate del sindaco Flavio Tosi ripartono.

Del resto, come abbiamo documentato ieri, tutti gli scavi iniziati in queste ultime settimane per i parcheggi pertinenziali, da piazza Viviani a piazza Arditi e lungadige Capuleti hanno tutti fatto emergere pagine di storia della Verona antica.

Deve quindi intervenire la Soprintendenza, sia essa archeologica o ai beni ambientali, con le competenze e i tempi che le sono propri.

E qui scatta l’ira del sindaco.

«Non è ammissibile che lo sviluppo e la crescita di una città vengano fermati dalle Soprintendenze», dice Tosi commentando il fatto che molti cantieri cittadini siano bloccati, in attesa di un parere da parte della Soprintendenza archeologica.

«Tutti gli enti pubblici devono avere dei tempi e delle regole di funzionamento – ha aggiunto il sindaco – cosa che però non avviene nel caso delle soprintendenze che sono un organo di derivazione borbonica e hanno potere assoluto, in grado di fermare anche per anni qualsiasi opera pubblica o privata, anche se strategica per la città, come si può vedere nel caso del parcheggio di piazza delle Poste».

Continua a leggere “VERONA 2008: IL SINDACO FLAVIO TOSI TUONA CONTRO LE SOPRINTENDENZE”

Monade e satira, Ricerca e tecnologia, Società e politica Verona

PADOVA: L’INCENERITORE SENZA BARRICATE, «SIAMO I MIGLIORI D’EUROPA»

Girava l’anno 2010 e a Padova l’inceneritore a tre chilometri dal “Santo” è: “el meo d’Europa”. Il nostro a Ca’ del Bue a sette chilometri da San Zeno è: “una vacca  de inceneritor”, ed essendo una vacca  l’è sempre serà.

Ma la colpa non è nostra, l’è solo dei santi: a Padova  i ga  “più vixin” San’Antonio, “Il Santo Dei Miracoli”, a Verona gavemo “più lontan”, “San Zen che ride”, e il fatto che el rida sempre, nol se presenta ben, l’e el protetor de una città de mati, santo del Carneval e dei gnocchi. Vuto meter la diferenza de serietà nelle cose da far?

 

inceneritore padova san lazzaro 

L’inceneritore di San Lazzaro produrrà energia per 65 mila utenti

 

 

San Lazzaro, l’impianto che svetta a Padova tra ventimila persone. Qualche protesta «urbana» ma ora la città e la provincia sono autosufficienti nella gestione dei rifiuti

 

PADOVA — Non è facile associare l’eccellenza alla spazzatura. Soprattutto nei giorni in cui le immagini delle barricate di Terzigno fanno il giro del mondo. Però, visitando il mega inceneritore padovano di San Lazzaro, si può almeno provare. Su e giù per i suoi 7 piani, affacciati dalla sala-controllo, con le sue 12 postazioni e monitor in funzione h24, sulla «buca» capace di contenere insieme oltre ottomila tonnellate di immondizia in attesa di essere bruciate, la distanza che separa il Veneto e la Campania sembra molto più grande dei 700 chilometri che separano Padova da Napoli.

 

Nel Veneto dell’eccellenza, dove il 67 per cento dei Comuni ricicla oltre il 50% dei rifiuti (dato che è valso alla regione l’Oscar di Legambiente) ma gli inceneritori non sono ben visti, l’impianto di AcegasAps colpisce per maestosità, pulizia ed efficienza. Nonché per la completa e sorprendente assenza di odori. L’enorme inceneritore padovano, da quasi 50 anni adagiato sulle rive del Piovego, tra la zona industriale e il quartiere est della città, è appena stato di fatto raddoppiato con la costruzione della terza linea: l’impianto ora è in grado di smaltire 200 mila tonnellate di immondizia all’anno, i rifiuti secchi dell’intera provincia generati da una popolazione totale ormai vicina al milione di abitanti.

 

Continua a leggere “PADOVA: L’INCENERITORE SENZA BARRICATE, «SIAMO I MIGLIORI D’EUROPA»”

Archeologia Verona, Architettura e urbanistica, Società e politica Verona

VERONA. IL MURO VISCONTEO CHE HA BLOCCATO I GARAGE IN LUNGADIGE CAPULETI

scavi lungadige capuleti

Il muro visconteo in Lungadige Capuleti (DIENNEFOTO)

 

 

VERONA, 1 AGOSTO 2010

 

Giunto al termine l’intervento sull’antico reperto emerso oltre due anni fa dopo i primi scavi per realizzare il parcheggio pertinenziale: Oggi sopralluogo delle due Soprintendenze insieme al Comune e ai responsabili dell’impresa: i tempi sono molto stretti

 

Correva l’anno 2008, era l’11 febbraio, quando il cantiere di lungadige Capuleti, per la costruzione di un parcheggio pertinenziale sotterraneo di 250 posti, apriva i battenti. Appena una settimana più tardi, i lavori venivano però stoppati a causa della scoperta delle fondazioni di un muro che delimitava lungo il fiume la cittadella viscontea.

Ora, a distanza di oltre due anni, nel cantiere si procede ancora con scalpello e paletta, anziché con le ruspe. Ma questa situazione ha finalmente e, sembra una volta per tutte, i giorni contati.

Continua a leggere “VERONA. IL MURO VISCONTEO CHE HA BLOCCATO I GARAGE IN LUNGADIGE CAPULETI”

Archeologia Verona, Cultura Verona, Monolandia, Società e politica Verona

VERONA: NEL GIALLO DELLE SELCI BLU ORA ENTRA ANCHE IL RIS

Girava sempre l’estate 2010  e a Verona si “vendeva tutto” e tutti i “sassi diventavano blu”

 

assessore-perbelliini-_212

All’assessore Erminia Perbellini vengono mostrate le selci che hanno preso il colore blu. (FOTO MARCHIORI) 

 

 

L’assessore alla Cultura Perbellini, in sopralluogo all’Arsenale, replica alle accuse di incuria:  «I reperti conservati in modo ottimale».  Ma a chiarire il mistero sono stati chiamati i carabinieri del nucleo scientifico

 

Reperti archeologici accatastati ad ammuffire in scantinati semidiroccati? «Falsità che offendono prima di tutto chi lavora alla conservazione di un patrimonio di enorme valore». L’assessore alla Cultura Erminia Perbellini replica piccata alle accuse piovute dal maggiore quotidiano italiano. E nel pomeriggio, a sorpresa, apre le porte a giornalisti e fotografi dei locali dell’ex palazzina comando dell’Arsenale, dove sono depositati centinaia di migliaia di resti.

 

«Non mi arrabbio quasi mai, ma di fronte a certe affermazioni non posso non indignarmi» esclama l’assessore. Sulla sua scrivania è aperto a pagina 23 il Corriere della Sera, con un articolo di fuoco, a firma Gian Antonio Stella, iniziato in prima pagina.

Continua a leggere “VERONA: NEL GIALLO DELLE SELCI BLU ORA ENTRA ANCHE IL RIS”

Informazione e giornalismo, Società e politica Verona

LETTERA APERTA AL DIRETTORE DE L’ARENA DELL’AVV. LUIGI BELLAZZI

luigi-bellazzi

Avv.  Luigi Bellazzi

 

 

Verona, 05/10/16

 

Egregio Signor

Dr. MAURIZIO CATTANEO

Direttore De L’Arena

 

Distinto Direttore,

da più di mezzo secolo, ogni mattina, acquisto L’ Arena. La considero un po’ cosa mia.

Mi rammaricano le voci di un crollo delle vendite, dalle vette delle 70 mila copie al tempo di Beppino Brugnoli alle odierne 25 mila.

 

E’ vero c’è la crisi, c’è la rete, ci sono sempre più radio e tivù, ma alla fine c’è il motivo fondante nel crollo delle vendite: manca l’interesse del lettore per spendere un Euro e passa.

 

La sfida dei quotidiani sta nel saper coniugare notizia (il pretesto) ed informazione (l’interesse).

 

Oggi per Verona, la crisi economica può dirsi “peggio di ieri e meno peggio di domani”.

 

Termometro ignorato, che dà la misura del disastro, è la quotazione delle azioni del Banco Popolare (dal 1867 il salvadanaio dei veronesi): otto anni fa, valevano 38.7 Euri, da tempo poco meno, poco  più di 20 centesimi. Eh sì, i fuorvianti 2 Euri riportati ufficialmente vanno divisi per dieci, perché, nel 2013, dieci azioni venivano accorpate in una.

 

Con le cronache sulle sciagurate vicende del “Potere marcio “ del Banco, l’ Arena avrebbe potuto campar di rendita, facendo girare le rotative giorno e notti e il giornale sarebbe andato a ruba.

 

Continua a leggere “LETTERA APERTA AL DIRETTORE DE L’ARENA DELL’AVV. LUIGI BELLAZZI”

Società e politica Verona

VERONETTA, UN QUARTIERE TRANQUILLO PER IL TG1 È IL BRONX

veronetta-piazza-santa-toscana-2008.1200

Veronetta, Piazza Santa Toascana

 

di Luca Romeo

 

Io non so se si tratta di vittime di terrorismo psicologico, se è un affresco dipinto in malafede per scopi politici o se a trionfare è una semplice (ignorante) paura per il diverso. Fatto sta, che il servizio andato in onda qualche sera fa sul TG1 è qualcosa di vergognoso. Il nostro maggiore telegiornale nazionale dovrebbe informarsi sul tipo di approfondimento che sta facendo vedere all’Italia, prima disputare sentenze.

 

Si scrive della trasmissione di approfondimento Tv7, che nella consueta puntata del venerdì (il 20 settembre per l’esattezza) ha mandato in onda un servizio su Veronetta, quartiere universitario di Verona.

 

Veronetta viene descritta come una specie di Bronx cinematografico, una parte di città in cui gli italiani devono avere paura a muoversi di notte, perché potrebbero ‘invadere’ lo spazio abitato dai migranti e in questo modo rischiare di essere aggrediti.

 

Raramente sento tante falsità tutte insieme.

 

Continua a leggere “VERONETTA, UN QUARTIERE TRANQUILLO PER IL TG1 È IL BRONX”