Pensieri e parole, Religione Chiesa Cattolica

LA PREGHIERA ALLA VERGINE

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Madonna con Bambino. Verona Chiesa di Santa Anastasia

 

Di San Bernardo ( Dante Alighieri –Paradiso, XXXIII, 1-39)

 

“Vergine madre, figlia del tuo Figlio,

Umile ed alta più che creatura,

Termine fisso d’eterno consiglio.

 

Tu se’ colei che l’umana natura

Nobilitasti sì, che il suo Fattore

Non disdegnò di farsi sua fattura.

 

Nel ventre tuo si raccese l’amore

Per lo cui caldo nell’eterna pace

Così è germinato questo fiore.

 

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Pensieri e parole

LA PREGHIERA DI DANTE – DANTE’S PRAYER

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Posa i tuoi occhi sull’oceano…..

 

Quando la selva oscura calò dinnanzi di me

E tutti i sentieri coperti

Quando i preti dell’orgoglio dicono che non c’è altra maniera

Ho arato la sofferenza di pietra

 

Non ho creduto perché non ho potuto vedere

Eppure sei venuta da me nella notte

Quando l’alba sembrava persa per sempre

Mi hai mostrato il tuo amore nella luce delle stelle

 

Posa i tuoi occhi sull’oceano

Naufraga la tua anima nel mare

Quando la notte oscura sembra senza fine

Ti prego ricordati di me

 

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Dominio potere e violenza, Religione Chiesa Cattolica

1962 – DIRETTIVE DEL GRAN MAESTRO AI VESCOVI CATTOLICI MASSONI

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DIRETTIVE DEL GRAN MAESTRO DELLA MASSONERIA AI VESCOVI CATTOLICI MASSONI, PER DISTRUGGERE LA CHIESA CATTOLICA E RENDERE IL SUO CULTO SIMILE A QUELLO PROTESTANTE

 

Una delle tre lettere dei primi anni sessanta, scritte a mano e inviate da un ‘confratello massone’, nome in codice Frama, (porporato di alto rango) al Maestro venerabile del Grande Oriente di Palazzo Giustiniani. Lettere in cui si fa cenno ad altri affiliati alla loggia, porporati di altissimo rango. La lettera è stata resa pubblica da un prete francese che ha abiurato la sua appartenenza alla Massoneria, un piano massonico che egli seguiva quando faceva parte della setta.

 

Controllare le date.  Il Concilio ecumenico Vaticano II si svolse in quattro sessioni, dal 1962 al 1965.   Data della lettera: 1962

 

 

1962 – DIRETTIVE DEL GRAN MAESTRO AI VESCOVI CATTOLICI MASSONI

 

Tutti i confratelli massoni dovranno riferire sui progressi di queste decisive disposizioni”. Tutti i massoni occupati nella Chiesa debbono accoglierle e realizzarle.

(Rielaborate nell’ottobre 1993 come piano progressivo per lo stadio finale)

 

1 Rimuovete una volta per tutte San Michele, protettore della Chiesa Cattolica da tutte le preghiere all’interno e all’esterno della Santa Messa. Rimuovete le sue statue, affermando che esse distolgono dall’ Adorazione di Cristo.

 

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Religioni credenze e documenti, Salute e benessere

IN COMA A CAUSA DEL CANCRO: “SONO STATA IN UN’ALTRA DIMENSIONE E ORA SONO GUARITA”

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Anita Moorjani

 

In coma per il cancro, vive un’esperienza  di premorte, attraverso la quale comprende  il perché della sua malattia. 

Uscita dal coma, Anita Moorjani guarisce.

 

I dottori le avevano dato ad 2 ore di vita, quando era arrivata all’ospedale in coma. Incapace di muoversi, per un cancro che ha devastato il suo corpo per circa 4 anni, Anita è entrata in un’altra dimensione dove ha sperimentato una grande chiarezza, la comprensione della sua vita e lo scopo qui sulla terra.

 

Le è stata data la possibilità di scegliere, se tornare in vita oppure no e decidere di ritornare in vita quando avesse realizzato che il paradiso è uno “stato” e non un “luogo”.

Questo ha successivamente portato ad un completo recupero della sua salute.

 

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Persone e personaggi, Religione Chiesa Cattolica

IN RICORDO DI DON LUIGI VILLA

 

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Rev. Don Luigi Villa 

 

19 novembre 2012

Il Signore ha chiamato a Sé l’anima del Rev. Don Luigi Villa

Requiem aeternam dona ei Domine et lux perpetua luceat ei, requiescat in pace.

Amen

(I funerali si terranno domani 20 novembre 2012, ore 15:30, presso Chiesa Crocifissa di Rosa, Via Crocifissa di Rosa, Brescia)

 

IN RICORDO DI DON LUIGI VILLA, PUBBLICHIAMO UNA SUA BREVE BIOGRAFIA SCRITTA DALL’ING. FRANCO ADESSA, SUO COLLABORATORE DA TANTI ANNI, E PUBBLICATA SUL SITO  PONTIFEX   

 

di Franco Adessa

 

Su richiesta di molte persone dall’Italia e dall’estero, e dopo più di vent’anni di collaborazione con questo coraggioso Sacerdote, ho deciso di scrivere questa breve biografia di don Luigi Villa, perché ritengo non sia più possibile tacere sulla indescrivibile e interminabile persecuzione subìta da questo anziano, fedele e incorruttibile Ministro di Dio!

 

Nato a Lecco, il 3 febbraio 1918, Luigi Villa, dopo aver compiuto i suoi studi ginnasiali, liceali e teologici, fu ordinato Sacerdote, il 28 giugno 1942. Celebrò la sua prima Messa nella cattedrale di Lecco, suo paese d’origine ed esercitò il suo ministero sacerdotale nell’Istituto Comboniano, per circa una decina d’anni.

Don Villa era un vero cacciatore di vocazioni ed uno stimato predicatore e conferenziere ed i suoi interventi erano apprezzati e richiesti in molte città e luoghi d’Italia. Inoltre, egli si dedicava in modo particolare alla formazione dei giovani.

 

Fu proprio questo suo legame con i giovani e la sua influenza che egli esercitava su di essi che gli procurò una condanna a morte. Infatti, il Gerarca fascista Ministro della Giustizia, Roberto Farinacci, emise una condanna a morte nei suoi confronti. La motivazione era la seguente: «Padre Luigi Villa non si sa chi sia; pare mandato in giro a sobillare i giovani contro la Repubblica». L’esecuzione della fucilazione non ebbe luogo grazie ad una “soffiata” fatta da un ufficiale del Ministero di Giustizia che, segretamente e tempestivamente, preavvisò un confratello di don Villa, Padre Ceccarini – che viveva presso l’Istituto Comboniano di Crema con don Luigi – perché fuggisse.

Così, don Villa scavalcò una finestra e fuggì, proprio mentre stava arrivando una jeep con sei soldati armati del plotone di esecuzione.

 

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Fotografia e immagini

COSA È LA STREET PHOTOGRAPHY – LA FOTOGRAFIA DA STRADA

Sicilia. Paese di Bagheria. Il fotografo francese Henri Cartier-Bresson (sinistra) e il fotografo italiano Ferdinando Scianna.

Sicilia. Paese di Bagheria. Il fotografo francese Henri Cartier-Bresson (sinistra) e il fotografo italiano Ferdinando Scianna. © Henri Cartier-Bresson

 

Dare una definizione esaustiva della street photography non è semplice. Si potrebbe cominciare dicendo che è un genere fotografico, più precisamente un genere di reportage.

La street photography è infatti l’istantanea della vita urbana osservata per strada nella sua quotidianità e nei suoi molteplici aspetti: l’ironia, la tragedia, l’imprevedibilità, la bellezza ed anche la crudeltà.

 

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Fotografia e immagini

LA PRIMA FOTOGRAFIA DELLA STORIA DI JOSEPH NICÉPHORE NIÉPCE – 1826.

Joseph Nicéphore Niépce

La foto, intitolata Vista dalla finestra a Le Gras, rappresenta uno scorcio del giardino della casa di Niépce. Ospitata solitamente presso l’Harry Ransom Center dell’Università del Texas

 

La prima vera fotografia fu scattata da Joseph Nicéphore Niépce nel 1826 su Bitume di Giudea (sostanza che possiede la proprietà di divenire insolubile in olio di lavanda dopo che lo stesso è stato esposto alla luce).

Il tempo d’esposizione di 8 ore causa l’impressione che gli edifici siano illuminati dal sole sia da destra sia da sinistra.

 

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Archeologia, Ricerca e tecnologia

UN RIVOLUZIONARIO METODO DI DATAZIONE CON CUI ANALIZZARE IL C-14

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Una lampada al plasma (lucnix.be)

 

In occasione del 239′ National Meeting dell’American Chemical Society (ACS), un team di scienziati coordinato da Marvin Rowe, della Texas A&M University College Station nella sede del Qatar, ha annunciato di aver sviluppato un nuovo metodo per determinare l’età di antichi manufatti, mummie e altre reliquie senza danneggiarli.

 

La rivoluzione sta nel poter effettuare analisi su tutti quei reperti finora inaccessibili per la preoccupazione dei proprietari (musei o collezionisti privati) di rovinare gli oggetti.

Rowe spiega in cosa consista la rivoluzione: “Espande la possibilità di analizzare in modo approfondito le collezioni dei musei finora inaccessibili per via della loro rarità o del valore intrinseco e della natura distruttiva dell’attuale metodo di datazione al radiocarbonio. In teoria, potrebbe persino essere usato per datare la Sindone di Torino”.

 

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Regno delle Due Sicilie

LA MORTE DI FRANCESCO II DI BORBONE

 

francesco II di borbone

Francesco Giuseppe di Borbone

 

Il   pomeriggio del 27 dicembre 1894 moriva ad Arco, una ridente cittadina poco distante dal lago di Garda in provincia di Trento, Francesco II di Barbone.  Concludeva, così, la sua vita terrena, lontano dalla  sua terra e dai suoi affetti, in triste solitudine, l’ultimo Re di una dinastia che aveva regnato per 126 anni sul trono delle Due Sicilie. La sorte gli aveva riservato compiti indubbiamente più grandi di lui che egli tuttavia nei momenti decisivi aveva affrontati e sofferti con eroico coraggio e regale dignità. Nei lunghi anni d’esilio aveva costantemente seguito le vicende della sua patria e mai aveva deposto la speranza di ritornare tra quei fedeli compagni d’arme il cui ricordo egli portava nel cuore dall’ultimo mesto saluto sugli spalti della Fortezza di Gaeta.

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