Archeologia, Cultura varia, Monolandia

ARCHEOBUONI E GLI STUDIOSI INDIPENDENTI

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Perché? La stampa e i media conoscono solo gli studi degli archeobuoni, mentre la gente preferisce gli studiosi indipendenti

 

Gli ARCHEOBUONI, prima DERIDONO, poi COPIANO, poi sono glorificati dalla STAMPA che aveva ignorato le scoperte e le innovazioni degli STUDIOSI INDIPENDENTI.

 

Quante scoperte si possono attribuire alla archeologia ufficiale?

Forse l’uno per cento e non manco sicuro che essi non si siano appropriati di qualcosa scoperto da altri.

Da BELZONI a SCHLIEMANN, ai moderni SITCHIN, a Robert Bauval e più recentemente alle scoperte di Leonardo Melis… vedere la città sulla Jara, il coccio scritto di Pozzomaggiore, la piramide a gradoni .. la sua opera omnia sui POPOLI DEL MARE e i SHARDANA, di cui scrive e discute da 40 anni ….

 

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Islam

IL RITO FUNEBRE ISLAMICO

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Cimitero islamico a Verona

 

 

Il rito funebre islamico si svolge in modalità del tutto peculiari e tipicamente diverse da quello ebraico o cristiano ed è portatore di significati ed implicazioni proprie. Per comprenderle, occorre ricordare i modi in cui la dottrina e la prassi islamica concepiscono il rapporto fra i vivi e i morti, cosa prescrivono al fedele per garantirsi la salvezza dell’anima, qual è il senso della morte nei vari aspetti della cultura islamica.

 

L’Islam è sempre fortemente orientato alla comunità. Non stupisce pertanto che siano gli amici ed i parenti più prossimi del defunto a doversi occupare dei riti che ne propiziano il cammino nell’aldilà. Bisogna ricordare comunque che i rituali “classici” della tradizione arabo-islamica sono regolati dal Corano solo in minima parte; per lo più sono affidati alla Sunna e alla prassi consuetudinaria popolare. Ciò spiega la variabilità di forme del rito funebre a seconda dei differenti retroterra culturali su cui si è innestata, anche stabilmente, la religione musulmana. Un’ultima precisazione, che avremo modo di approfondire: in molti contesti la religiosità popolare si manifesta in forme decisamente eterodosse, spesso osteggiate da ‘ulama’ e altri garanti dell’ortodossia.

 

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Archeologia Verona, Cultura Verona, Storia e arte - Verona

SARCOFAGO ROMANO DI C. GAVIO. – VERONA – CHIESA SAN ZENO

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Sarcofago  di G. Gavio

 

 

IN COEMITERIO S.PROCULI

 

C . GAVIO . C . F . QVI

VIXIT . ANN . XIIII .  M . X

C · GAVIVS .  MENODORVS •

FILIO . PIISSIMO . PATER  

INFELlX . AEQVIVS .

ENIM . FVERAT ·VOS

HOC . MIHI . FECISSE

ET · SIBI

 

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Trascrizione   di  Panvinivs  anno 1648

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Archeologia Verona

MARANO DI VALPOLICELLA. IL TEMPIO DI MINERVA ORA SVELA I SUOI SEGRETI

Girava l’anno 2010

 

Torna alla luce il tempio pagano di Marano 

 

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Marano di Valpolicella loc Pezza zona di Sant’ Anna Val Verde,  gli scavi archeologici

 

 

MARANO. Gli scavi sul monte Castelon danno i primi frutti e mostrano le forme del manufatto. Dalle prime indagini è emersa la pianta pressoché quadrata dell’edificio pagano che risale al primo secolo dopo Cristo

 

Sono iniziati sul monte Castelon gli scavi alla ricerca del tempio di Minerva e subito ci sono le prime scoperte sulla forma e le dimensioni del tempio.

Il monte Castelon potrebbe infatti diventare un parco archeologico: il tempio di Minerva è solo il primo passo alla ricerca di interessanti testimonianze archeologiche sul monte che divide la valle di Marano da quella di Fumane. Sull’antico tempio pagano risalente al primo secolo dopo Cristo si sta concentrando il progetto di scavo che ha avuto inizio il 2 agosto scorso per volontà del sindaco Simone Venturini e condotto dal nucleo operativo della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto diretto da Brunella Bruno.

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Cultura varia, Pensieri e parole, Storia

SPQR. SENATUS POPULUSQUE ROMANUS

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SPQR, acronimo del latino Senatus PopulusQue Romanus.

In italiano “Il Senato e il popolo romano”.

Racchiude in sé le figure che rappresentano il potere della Repubblica romana: il Senato e il popolo, cioè le due classi dei patrizi e dei plebei che erano a fondamento dello Stato romano.

 

Significati “ironici”

 

Il personaggio dei fumetti Obelix, creato da René Goscinny e Albert Uderzo, interpreta umoristicamente l’acronimo come Sono Pazzi Questi Romani!

 

Un’altra storpiatura comica di SPQR è nel film S.P.Q.R. 2000 e ½ anni fa, in cui Massimo Boldi esclama, inseguito da soldati romani: “Sono Porci Questi Romani!”

 

Sono Porci Questi Romani!” è stata ripresa anche da Umberto Bossi, che naturalmente ha fatto arrabbiare i  “SPQR”  de Roma.

 

Battute  irriverenti, ma niente in confronto a quello che già gli antichi pensavano di Roma e delle nefaste conseguenze del suo imperialismo.

 

Sallustio e Tacito ci hanno lasciato pagine molto critiche nei riguardi di Roma, che ci spingono a riflettere sulla situazione politica del nostro tempo, per certe analogie molto simili  col passato.

 

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Informazione e giornalismo

IL GIORNALE L’ARENA DI VERONA E IL PIÙ ANTICO GEMELLAGGIO EDITORIALE

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Cartolina.  “Strillone e L’Arena”

 

 

Il giornale  L’Arena di Verona,  sin dalle sue  origini  è stata esposto ad usi un po’  “goliardici” nella sua immagine di giornale di informazione

 

Questa “cartolina” con pieghevole, prodotta da chi non si sa, ma che  guardando la testata  e la mancanza di  foto  ci fa capire che siamo nel primo novecento, e fa parte anche  della raccolta di  cartoline del  postino PINO BREANZA.

 

L’immagine riproduce uno strillone che grida un’ Arena del 14 novembre 1914, un giornalino vero apribile, che contiene una raccolta  di 10 microvedute di Verona.

Il giornale che tiene lo strillone sotto l’altro braccio è una copia dell’Extra Blatt «Edition Guggenheim & Co, Ziirich. Depose».

 

La “cosa”  la si può  vedere sotto un altro aspetto,  molto  più “commerciale e diffusionale”.

E stato il  primo gemellaggio editoriale

Ovvero, come si vuol dire, un “gemellaggio editoriale”  tra la ridente Verona e l’austera Zurigo.

 

 

Monade e satira

LA DIFFERENZA TRA L’AMICIZIA FRA UOMINI E FRA DONNE.

 

 

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LA MOGLIE PASSA LA NOTTE FUORI CASA.

 

Al mattino seguente, spiega al marito che ha dormito a casa della sua amica.

Il marito allora chiama al telefono dieci tra le amiche della moglie, ma nessuna di esse conferma la storia.

 

IL MARITO PASSA LA NOTTE FUORI CASA.

 

Al mattino seguente, spiega alla moglie che ha dormito a casa di un amico.

La moglie allora chiama al telefono dieci tra gli amici del marito.

Sette di loro confermano la storia e i tre restanti, oltre che confermarla, dicono che lui si trova ancora là.

 

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Persone e personaggi

INTERVISTA AL RICERCATORE SARDO LEONARDO MELIS.

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Leonardo Melis

 

 

Benvenuto su U.R.N. Sardinnya,

 

La scienza, le arti e le culture in generale richiedono una dimensione ideale che nella ricerca (sia essa giusta o sbagliata) trova lo stimolo per il progresso. Senza ricerca dunque non c’è evoluzione e senza il relativo dibattito non c’è il miglioramento delle valutazioni (come nel campo archeologico) sui contorni storici del nostro passato. Quando ha capito nella sua vita che il suo interesse per la Sardegna si sarebbe tradotto nella sua opera di divulgazione?

 

La mia preparazione con gli studi classici effettuati presso il Collegio Salesiano di Lanusei (dove studiarono Lussu, Lilliu e tante altre teste pensanti di illustri Sardi) mi diede la necessaria preparazione per poter affrontare un ulteriore approfondimento della nostra Storia, andando oltre i testi selezionati dal periodo fascista esclusivamente indirizzati alla gloria di Roma e della Storia Classica Greco-Romana. Il mio successivo vagare per il mondo, grazie anche al mio lavoro, mi aiutò a confermare i miei sospetti che qualcosa ci era stato nascosto. La scoperta di siti e di testi tutt’oggi vietati nelle scuole italiche fecero il resto.

 

Nel 2002 la pubblicazione del suo libro “Shardana: I Popoli del Mare” per la PTM Editrice di Mogoro, nonostante il buon successo editoriale, ha inaugurato una trafila di dure polemiche nel mondo accademico Sardo. Quali sono i motivi di questi attacchi al suo lavoro?

 

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Persone e personaggi, Storia e arte - Verona

GINEVRA SEREGO DEGLI ALIGHERI E VIRGINIO ORSINI. UNA DELLE PIU’ DRAMMATICHE E CRUDELI STORIE D’AMORE

Sono stata solo una lacrima nel vento

 

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Il castello di Illasi

 

 

Castello di Illasi di Verona: Girolamo II  Pompei, uomo d’armi della Serenissima, nel 1591 sposa la contessa Ginevra Serego degli Alighieri, figlia  di Angela Giusti e del conte Pier Alvise  Serego discendente diretto del sommo poeta Dante Alighieri.

 

Purtroppo lo spirito da don Rodrigo, di manzoniana memoria, faceva, del Girolamo, più a suo agio in campagne d’armi contro i turchi che fra le mura domestiche e lasciava, non curante, la giovane  Ginevra “ad amirar le stelle”.

 

Le pulsioni d’amore del governatore di Verona Virginio Orsini, ospite assiduo del feudo d’Illasi, fecero a poco a poco breccia nell’intimo di Ginevra, suggellando una travolgente passione.

Malgrado la fedele complicità  del servitore di Ginevra, il fedele Gregorio Griffo, il loro amore  non passò inosservato, tanto che, nel dicembre 1592,  al ritorno da una delle sue  missioni guerresche, il Girolamo ne fu prontamente informato. Abituato a combattere contro i turchi, sistemò la questione a suo modo.

 

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