Dominio potere e violenza, Sport e tempo libero

LA VERA ORIGINE DEL CALCIO. MASSONERIA E CONTROLLO 

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Colgo la notizia per raccontare le origini del calcio, che forse non tutti conoscono.

160 anni fa l’Inghilterra della seconda rivoluzione industriale era flagellata dalle rivolte di quella classe operaia che iniziava a mal tollerare le disumane condizioni di lavoro in fabbrica imposte in quell’epoca. 

Il capitalismo industriale era in forte difficoltà a causa del moltiplicarsi di rivendicazioni e scioperi e così il 26 ottobre  del 1863, dieci massoni inglesi e tre massoni scozzesi, si riunirono nella taverna ubicata proprio di fronte alla sede della “Grande loggia unita d’Inghilterra”, cui appartenevano. La taverna si chiamava ” Freemason’s Tavern, di Great Queen Street, nel rione di Holborn,  ” ed esiste ancora oggi con il nome di “Freemasons Arms Pub”, sempre  Great Queen Street, a Londra.: Si raccolsero 11 club dell’area di Londra per uniformare i loro regolamenti.

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regolamento del 1859

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Qui, prendendo spunto dal controllo sociale praticato a Firenze dai Medici con la “Palla a calci in piazza”, fondarono la “Football Association”, prima lega di calcio al mondo, con lo scopo di distrarre la massa operaia sedando le rivolte.

Il football attecchì subito nelle grigie periferie delle città industriali, dove vennero create squadre capaci di accendere rivalità ed attriti fra i rivoltosi, frammentandone ed indebolendone la forza d’urto.

Retaggio dell’antico “Divide ed Impera” Romano, il calcio salvò il capitalismo industriale Inglese e venne adottato con le medesime finalità dai capitalisti di tutti i paesi avanzati.

Chiunque abbia studiato a scuola il Princeps di Machiavelli sa che il filosofo fiorentino avesse individuato nel carnevale la valvola di sfogo per i sudditi che, una volta l’anno travestendosi da Re, tornavano poi ad essere ligi alle imposizioni dei propri aguzzini.

🏴‍☠️A voi le considerazioni.

Persone e personaggi, Società e politica, Sport e tempo libero

PER UNA VITA MIGLIORE. L’IMPEGNO AL QUALE TUTTI SIAMO CHIAMATI

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Marina Perlato, alla sua sinistra Andrea Conti

 

 

Sei anni fa, quando io e altri amici fondammo il GSC GIAMBENINI, non avevamo idee ben chiare su quello che stavamo facendo. Eravamo un gruppo che condivideva un passatempo, un hobby diverso dalla lettura, dalle chiacchiere al bar, e uno sponsor generoso e appassionato come noi di sport e bicicletta.

 

Con l’handbike abbiamo scoperto una disciplina accessibile a tutti, uno sport paritario, bastavano questo mezzo, simile ad una bicicletta, e un po’ di voglia di muoversi, per permetterei di percorrere le strade del nostro paese, poi della città, della nazione e infine dell’Europa, così i nostri orizzonti si sono allargati, e conoscere un sacco di gente di ogni nazionalità… Gente tosta, che non si piange addosso, che non molla mai, fino al traguardo, spalle incassate, gente che non si lamenta di diritti negati, di barriere architettoniche, di servizi inesistenti, di persone maleducate che non ti aiutano abbastanza, di soldi non sufficienti. Gente che ha fede in se stessa e dentro di se trova tutte le risorse per far fronte alle difficoltà della vita, più presenti per chi è in carrozzina, ma fondamentalmente difficoltà che prima o poi tutti incontrano.

 

In questi anni, tutti noi abbiamo imparato a stringere i denti, a non lamentarci e affrontare i problemi di petto, cercando di non deviare e tanto meno abbatterei. Il team, i compagni di viaggio, erano lì, pronti a cogliere il minimo segno di scoraggiamento, di “fatica”, pronti a spronarci e a darei una “spinta” in senso lato. Nessuno di noi è stato lasciato indietro.

 

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Lessinia, Sport e tempo libero

LA STORICA CORSA AUTOMOBILISTICA STALLAVENA-BOSCO CHIESANUOVA: L’ETERNA CORSA

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I precursori: raduno automobilistico ai Tracchi di Boscochiesanuova all’inizio

 

 

Dal 1958 al 1968 la corsa Stallavena-Boscochiesanuova rappresentò l’evento motoristico più atteso. L’automobile era privilegio di pochi e non faceva parte del trantràn lavorativo: si andava in auto per il piacere della scoperta. C’era la voglia di riscattarsi da due guerre mondiali, da vite grame e secolari miserie. L’auto allargò gli orizzonti e divenne simbolo di progresso e benessere. I piloti da corsa interpretavano la sfida della velocità e dell’ardimento impiegando minuti e secondi per superare distanze e dislivelli che, fino a pochi anni prima, richiedevano intere giornate. Non è solo questione di strade, ma di gente e passione, testimoniate da un dato inoppugnabile: ancora oggi su oltre 700 piloti veronesi con licenza sportiva, più dell’80% risiede in provincia.

 

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Sport e tempo libero, Storia e arte

LE RISSE ALLO STADIO: NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE

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Pompei: dipinto che ne riporta l’evento 

 

Corsi e ricorsi storici

 

Era il lontano 59 d.C. , quando durante uno spettacolo di gladiatori, nell’arena di Pompei, scoppiò una rissa. Prima cominciarono gli insulti tra i tifosi Pompeiani e quelli Nocerini, poi cominciarono i lanci di pietre ed in fine la mano passò alle armi. Ci furono diversi morti e molti feriti, in particolar modo nelle fila Nocerine.

 

L’imperatore Nerone, portò in senato l’accaduto e qui fu decisa la chiusura dell’anfiteatro per dieci anni e lo scioglimento delle squadre (collegia). Il senatore Regolo, organizzatore dell’evento e i fomentatori della rissa furono tutti esiliati.

 

Le cause di questo increscioso evento sono da ricercare in un episodio precedente. Con la deduzione di Nocera a colonia, era stata sottratta della terra (ager) ai Pompeiani, per ampliare la neo colonia. Tale decisione non fu presa bene da qualche eminenza grigia Pompeiana ed ad arte si creò lo scontro.

Il dipinto sopra riportato, raffigura l’accaduto e fu trovato in una casa negli scavi di Pompei. Ora è al Museo Archeologico di Napoli.

 

Fonte: liberamente tratto da RIFONDAZIONE BORBONICA

Link: http://rifondazioneborbonica.splinder.com/

 

Cronaca, Giustizia Iniquità e legulei, Sport e tempo libero

MARCO PANTANI… LA MIA VERITÀ DI RENATO VALANZASCA. A MADONNA DI CAMPIGLIO IL 5 GIUGNO 1999 VI FU UN COMPLOTTO.

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Scusandomi per il “famigliare Tu” che vuole solo esprimere tutto l’Affetto e il Rispetto che porto a Te e a tutta la Tua Famiglia, immediatamente dopo aver ricevuto il massaggio inviato al sito, mi precipito a rispondere a Te e a Tuo nipote Thomas.

 

Lascio poi a Te la decisione se dare il via libera ad Antonella se mettere o meno in rete questa mia… Perché se da un lato, per la mia immagine, la cosa potrebbe tornare più che utile… dall’altro, capisco perfettamente che si tratta di un Dolore Talmente Grande e Personale che potresti desiderare di voler tenere tutto per Te!… Decidi Tu!!!…

 

Nel caso che Tu decidessi di non mandarla blog, come mi dovrei regolare con le domande che mi sono giunte (da Marco, la freccia, Gabriele Guerini, Bruno e…) sempre riguardo alla Tragica vicenda del Tuo Compianto Marco, che mi ha coinvolto a causa del passaggio ne Il fiore del male?… Ignorarle non mi pare corretto… ma altrettanto sarebbe se dicessi loro le stesse cose!… Fammi sapere… Grazie!

 

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