Società e politica

LE PAROLE DI COSSIGA SU MARIO DRAGHI MAI SMENTITE

Girava l’anno 2008

 

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Il defunto Francesco Cossiga

 

Roma, 24 gennaio 2008 – “Sembra che Mario Draghi, già socio della Goldman & Sachs, nota grande banca d’affari americana, oggi Governatore della Banca d’Italia sia il vero candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di un “Governo istituzionale”.

 

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Mario Draghi

 

“Mario Draghi? Impossibile immaginarlo a Palazzo Chigi. E’ un vile affarista che vendera’ l’economia italiana”’.

 

Lo ha detto l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga durante la trasmissione Unomattina.

 

“E così avrà modo di svendere, come ha già fatto quando era Direttore Generale del Tesoro, quel che resta dell’industria pubblica a qualche cliente della sua antica banca d’affari”.

 

Natura e scienza, Persone e personaggi, Salute e benessere

VACCINI NESSUNA GUERRA SOLO PIÙ CERTEZZE

Stefano Montanari

dott. Stefano Montanari

 

 

Roberta Doricchi intervista il dott. Stefano Montanari.

 

Roberta Doricchi – Lo so che eravamo d’accordo di non parlare più di vaccini, ma ogni giorno si aggiunge qualcosa e già rimanere aggiornati è un problema. Vogliamo partire dall’obbligo vaccinale per tutti i bambini a pena di non essere ammessi al nido?

 

Stefano Montanari – Guardi che io non sono né uno psichiatra né un magistrato. Ciò che le posso dire dal mio punto di vista è che l’idiozia non ha limiti. Vede, quando si dà da pilotare un aereo a uno scimpanzé si possono avere effetti immediati divertenti e anche, chissà, sorprendenti. Poi il botto è inevitabile.

 

RD – Mi fa un riassuntino?

 

SM – Glie lo faccio, ma non servirà a nessuno. Il vaccino è una fonte di guadagno e di carriera per qualcuno. È un atto di fede per la maggioranza della popolazione. Se chi ricava quattrini, magari miracolosamente o magari perché qualche disastro lo ha toccato da vicino, può avere un’illuminazione morale arrivando a rinunciare al guadagno e alla carriera, non sarà mai così per chi ripone nei vaccini tutte le sue certezze e per difenderle è disposto a qualunque bizzarria. Menzogna, violenza… il fine giustifica i mezzi.

 

RD – Il riassuntino me lo faccia comunque.

 

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Salute e benessere, Società e politica

SUI VACCINI UNA GUERRA PIÙ POLITICA CHE SANITARIA

SIRINGA

Decreto Lorenzin: “credo proprio che su questo aspetto si concentrerà lo scontro futuro. E ho una certezza: i vaccini saranno centrali nella prossima campagna elettorale”

 

 

Nulla di nuovo sotto il caldo sole di primavera. Da mesi al ministero della Salute stavano preparando questo decreto che chiuderà la scuola dell’obbligo ai bambini non vaccinati. Per cui non c’è da sorprendersi. Si vedrà poi cosa accadrà al momento della trasformazione in legge. Perché è evidente che la misura annunciata ha poco di sanitario e molto di politico. Nelle ultime settimane i vaccini sono diventati centrali nello scontro tra i due maggiori rivali della scena italiana, il Pd e il M5S. Nell’ultimo periodo Renzi ha usato l’arma dei vaccini per andare all’attacco di Grillo, sostenendo che i Cinque Stelle sono anti vaccinisti. Ora sappiamo che la maggioranza degli italiani è largamente favorevole alla vaccinazione – i contrari sarebbero il 2 per cento – e quindi questo argomento dovrebbe servire, nelle intenzioni Pd, a togliere un po’ di consenso agli avversari. I quali da pochissimi giorni stanno cercando di difendersi, sia dichiarando di essere strafavorevoli ai vaccini, sia emarginando chi esprime dubbi all’interno del movimento. D’altronde i vaccini sono sicuramente un punto debole dei Cinque Stelle, per alcune bizzarre teorie – le scie chimiche – e per alcune esternazioni dello stesso Grillo. Per cui il lavoro che stanno facendo è di affidarsi ad un esperto, il professor Silvestri, che sta al M5S come un altro esperto, Burioni, sta al Pd.

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Archeologia Verona, Architettura e urbanistica, Società e politica Verona

VERONA 2008: IL SINDACO FLAVIO TOSI TUONA CONTRO LE SOPRINTENDENZE

Girava l’anno 2008  è il sindaco di Verona dava esempi granitici della sua sensibilità culturale

 

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Il sindaco di Verona Flavio Tosi

 

 

LA POLEMICA. Il sindaco attacca gli uffici territoriali del ministero dei Beni culturali competenti per la tutela del patrimonio storico. «Non possono bloccare la crescita della città, devono avere tempi veloci e regole certe». «Un muro antico in più non aggiunge nulla mentre alla città servono posteggi».

Contro le Soprintendenze, colpevoli di «frenare la crescita della città», si era già scagliato in campagna elettorale.  E ora, ai primi ostacoli, le bordate del sindaco Flavio Tosi ripartono.

Del resto, come abbiamo documentato ieri, tutti gli scavi iniziati in queste ultime settimane per i parcheggi pertinenziali, da piazza Viviani a piazza Arditi e lungadige Capuleti hanno tutti fatto emergere pagine di storia della Verona antica.

Deve quindi intervenire la Soprintendenza, sia essa archeologica o ai beni ambientali, con le competenze e i tempi che le sono propri.

E qui scatta l’ira del sindaco.

«Non è ammissibile che lo sviluppo e la crescita di una città vengano fermati dalle Soprintendenze», dice Tosi commentando il fatto che molti cantieri cittadini siano bloccati, in attesa di un parere da parte della Soprintendenza archeologica.

«Tutti gli enti pubblici devono avere dei tempi e delle regole di funzionamento – ha aggiunto il sindaco – cosa che però non avviene nel caso delle soprintendenze che sono un organo di derivazione borbonica e hanno potere assoluto, in grado di fermare anche per anni qualsiasi opera pubblica o privata, anche se strategica per la città, come si può vedere nel caso del parcheggio di piazza delle Poste».

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Cronaca, Natura e scienza

GRUARO – LA STRAGE DIMENTICATA DEI 28 BAMBINI ITALIANI MORTI DOPO IL VACCINO

 

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Bambini di Gruaro 

 

 

Nel 1933 nel comune di Gruaro si decise di iniziare una sperimentazione, mai riferito ciò alla popolazione, su un nuovo vaccino antidifterite.

 

La scelta nacque molto probabilmente perchè era uno dei comuni più piccoli e più poveri del Veneto.

 

L’ufficiale sanitario di allora dr. Betti Bettino all’inizio si rifiutò di vaccinare in quanto non vi erano focolai epidemici di difterite.

Il vaccino dal costo di 80 centesimi di lire verrà inoculato anche alle famiglie più povere e gratuitamente.

Il dr. Betti da pressioni del prefetto di allora fu costretto a vaccinare i bambini dai 13 mesi agli 8 anni.

 

In una settimana furono vaccinati 254 bambini.

Dopo i primi “eventi avversi” segnalati dal dr. Betti ( eritemi, esantemi, orticaria, edemi, disturbi gastrointestinali ) dopo circa 15 giorni iniziano le paralisi agli arti inferiori di molti bambini.

 

Alla fine dei 254 bambini vaccinati 28 muoiono ed altri avranno danni neurologici permanenti.

 

Tutto fu insabbiato e nessun responsabile pagò per questo atroce “delitto”.

 

Ecco il nome di molti bambini  morti

E’ doveroso ricordare questi innocenti:

Barbui Erminio (anni 4),

Basso Maria (14mesi),

Biasio Renato (20 mesi),

Biason Placida ( 2 anni),

Bonan Luigi (6 anni),

Bor­colussi Mirella (7 anni),

Bravo Giovanni (15 mesi),

Colaurri Giuseppe (3 anni e mez­zo),

Dreon Gio Barra (3 anni),

Falcomer Evelina (20 mesi),

Innocente Celso (19 mesi),

Marson Maria (2 anni),

Moro Antonietta (4 anni),

Nosella loie (19 mesi),

OclandoMaria (3 anni),

Pascherro Bruno (5 anni),

Pascheno Plinio (18 mesi),

Peresson Plinio(2 anni),

Romanin Edda (2 anni), suo fratello Sante (3 anni),

Scefanuco Imelde (4anni), suo fratello Luciano (14 mesi),

Toffoli Iole (17 mesi),

Toneacci Florida (6 anni),

sua sorella Sira (2 anni),

Zambon Caterina (16 mesi),

Zanin Maria (2 anni),

e Zanon Celia (6 anni)

 

Nella storia della difterite non un cenno a questa terribile sciagura!

 

Fonte: http://www.autismo.in/portale/index.php/vaccini-e-autismo/item/596-sperimentazione-vaccini-su-esseri-umani-in-italia-la-strage-di-gruaro

 

Fonte: da Zapping del 21 maggio 2017

Link: http://zapping2017.myblog.it/2017/05/21/gruaro-la-strage-dimenticata-dei-28-bambini-italiani-morti-dopo-il-vaccino/

 

 

 

Dominio potere e violenza, Natura e scienza

LA PROFEZIA DI RUDOLF STEINER DEL 1917: VACCINI ANTI-SPIRITO … ECCO COME BLOCCANO IL NOSTRO RISVEGLIO

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Rudolf Steiner

 

 

La profezia di Rudolf Steiner del 1917 sui vaccini anti-risveglio

 

I vaccini costituiscono un notevole indebolimento della struttura fisico-vitale umana. Che è la fondamentale base terrena della vita psichica. Ostacolare la vitalità del corpo significa creare un enorme problema all’evoluzione spirituale.

 

 

Si sta fortunatamente sviluppando un’onda di rifiuto dei vaccini, ancora minoritaria… Mentre le strutture sanitarie governative e internazionali, saldamente nelle mani dei poteri oscuri, tendono a ipervaccinare bambini, anziani, tutti…

 

Rudolf Steiner quasi 100 anni fa parlava dello sviluppo di un vaccino particolare, contro l’evoluzione spirituale, contro lo sviluppo dell’onda di coscienza. Ora siamo in piena crescita dei risvegli di coscienza. Ritenete che il vaccino menzionato da Steiner sia già in giro?

 

I bambini che stanno nascendo negli ultimi anni hanno spesso grandi qualità spirituali. Arrivano bambini più forti proprio per “reggere” alla nuova minaccia, o questo specifico vaccino è ancora nei laboratori e deve ancora uscire? Cosa ne pensate?

 

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Natura e scienza

LA SCIENZA CONFERMA CHE LE PERSONE ASSORBONO ENERGIA DAGLI ALTRI

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Ti è mai successo in compagnia con una persona di sentire una cattiva atmosfera, come se la persona stesse rubando la tua energia?

 

“Tutto è energia” è uno dei principali assiomi della scienza, e gli esseri umani non sono estranei alle trasformazioni energetiche.

 

Un interessante studio è stato condotto presso l’Università di Bielefeld, in Germania, il che dimostra che le piante possono assorbire energia da altre piante. Olivia Bader-Lee, un medico e terapeuta, ha seguito i risultati di questa indagine.

 

La scienza che studia il comportamento di energia negli esseri viventi è chiamato bioenergetica.

 

Questa ricerca è stata condotta nelle alghe, in particolare in Chlamydomonas reinhardtii. È stato scoperto che, oltre alla fotosintesi, si ha una fonte alternativa di energia: assorbire energia dalle altre alghe. La testa di questa ricerca è il biologo tedesco Olaf Kruse, ei suoi risultati sono stati riportati sul Naturesite.

 

Secondo Bader-Lee, i nostri corpi sono come spugne, assorbono l’energia che è intorno a noi. “Questo è esattamente il motivo per cui ci sono persone che si sentono a disagio quando sono in un certo gruppo con una miscela di energia ed emozioni”.

 

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Economia e lavoro Verona, Lessinia, Persone e personaggi

ROBERTO DA RONCO DETTO “EL BERTO DA COGOLO” – IL GENIALE ARTIGIANO DEL FERRO BATTUTO –

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El Berto da Cogolo

 

 

Alcune aree del territorio italiano, come del resto in ogni altra parte del mondo, sono caratterizzate da peculiarità, così pure da determinate tradizioni, mestieri e arti; è appunto il caso della Lessinia per quanto riguarda l’antica arte della lavorazione a forgia del ferro, cioè del ferro battuto. A Cogollo di Tregnago quest’arte vanta una tradizione secolare ed è rimasta la memoria di un geniale artigiano.
Si tratta della figura di ROBERTO DA RONCO, gergalmente noto con lo pseudonimo di “EL BERTO DA COGOLO”.
Nacque a Cogollo di Tregnago il 09 settembre 1887 da Benvenuto Da Ronco e da Teresa Pomari. Originaria di Gemona nel Friuli, la sua famiglia vantava già dal 1380 ininterrottamente una tradizione secolare nell’arte della battitura del ferro e si erano insediati a Cogollo nel 1621, data che compare nell’antica casa di famiglia.
Sin da piccolo apprese dal padre l’uso della fucina, dell’incudine, del martello e del maglio; iniziò così a maneggiare il martello battendo i ferri bollenti sull’incudine per essere lavorati e diede da subito la dimostrazione di essere dotato di un innato talento in quest’arte.
All’età di dieci anni frequentò la scuola d’arte di Soave dove apprese il disegno, la sbozzatura del marmo, la scultura del legno; fu indirizzato, pure, allo studio degli stili del passato. Tutte le domeniche, con un paio di fette di polenta fredda e salame nello zainetto, come era in uso a quei tempi di povertà, di buon mattino partiva a piedi per raggiungere la scuola d’arte per poi rincasare a sera.
L’aula venne ricavata in una caverna alla base del castello medioevale e apprese le lezioni dal maestro d’arte Brunelli; per il suo talento e diligenza, alla fine del corso triennale meritò la medaglia d’oro. Fu così in grado di creare da solo i suoi primi “lavoretti”, aggiungendovi ogni qualvolta un’inventiva derivante dalla sua genialità.

 

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