Alimentazione e gastronomia, Dominio potere e violenza, Etnie popoli e nazioni, Monolandia, Natura e scienza, Salute e benessere, Storia moderna e revisionismo

LE COPERTE INFETTATE DI VAIOLO DATE AGLI INDIANI

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Spesso quando si discute la teoria dei germi con qualcuno salta fuori la solita storia delle coperte infettate con il vaiolo date dai coloni agli indiani.

Mi è sempre sembrata una logica difficile: come potevano fare ad infettare le coperte con il vaiolo? Da malati che guarda caso erano a disposizione lì vicino? In un biolaboratorio classe 4 con tute antivirus e respiratori? 

Non sarebbe stato più facile sparargli, a quegli indiani?

Il tutto risale ad un singolo libro scritto da Ward L. Churchill, della University of Colorado.

Peccato che il professore sia stato accusato di frode accademica, e di aver distorto gli eventi dell’outbreak di vaiolo che si verificò fra gli indiani del Nord Dakota.

Il libro si intitla “A Little Matter of Genocide” ed è l’unico documento che parla di questo fantomatico contagio la cui storia è diventata poi una leggenda metropolitana dura a morire.

La realtà fu molto più semplice. A monte di dove viveva la tribù venivano trattate pellicce con l’arsenico, ed i residui venivano trasportati dal fiume con l’acqua bevuta poi dagli indiani.

I sintomi dall’intossicazione di arsenico sono quasi gli stessi del vaiolo, con dolori muscolari, vomito, diarrea e lesioni cutanee.

L’arsenico è stato poi utilizzato ampiamente anche in Europa e nel resto degli USA, dove si sono sviluppati focolai di “vaiolo”.

Cronaca, Dominio potere e violenza, Giustizia Iniquità e legulei, Società e politica

TUTTI I MAGISTRATI DEL CASO TORTORA FECERO CARRIERA. TRANNE IL GIUDICE CHE LO ASSOLSE

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L’articolo che segue, a firma di Stefano Bargellini, fa da prologo alla ripubblicazione, che il Dubbio offrirà nel mese di agosto, di “Lettere a Francesca”, il volume con gli scritti inviati da Enzo Tortora alla compagna Francesca Scopelliti.

di Stefano Bargellini*

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Sono trascorsi quarant’anni dal 17 giugno 1983 quando, alle quattro di notte, i Carabinieri bussarono alla porta della stanza dell’hotel Plaza in cui Enzo Tortora stava dormendo, ignaro della sporcizia che stava per sommergerlo. Lo scorso 17 giugno, nell’anniversario, utilizzando i documenti originali, Aurelio Aversa ha raccontato su Radio Radicale la tragedia di un uomo onesto incarcerato senza aver fatto nulla di male.

Il pubblico ministero: “Il signor Enzo Tortora è un camorrista… Ma lo sapete voi signori che l’ultima persona che i giudici napoletani volevano portare in questa vicenda era Enzo Tortora? Sapete voi perché Enzo Tortora è in questo processo? Perché più si cercavano le prove della sua innocenza, più uscivano le prove della sua colpevolezza!”. Il presidente del Tribunale che consente la prosecuzione del confronto fra Tortora e Melluso “tanto per non dire che io non do spazio alla difesa”. Il coraggio dell’imputato prima della camera di consiglio in appello: “Io sono innocente, io spero, dal profondo del cuore, che lo siate anche voi”. Ascoltare l’accusa, rivivere la condizione d’impotenza di una persona irreprensibile costretta a difendersi da imputazioni più assurde che infondate, lascia un senso di vertigine.

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Dominio potere e violenza, Informazione e giornalismo, Natura e scienza

NELLA SCIENZA È TUTTO RELATIVO, ANCHE LA VERITÀ

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Giusto per ricordare la differenza fra la “scienza” dei media e percepita come reale dalle persone, e la scienza reale, ricordo che anche la nota teoria della relatività generale di Albert Einstein (in realtà fu definita dall’italiano Olinto De Pretto, anche se i correligionari del capellone hanno nei decenni eliminato molte tracce di questo plagio) non funziona nè sulla piccola nè sulla grande scala.

Insomma, funzionicchia.

Gran parte di quello che crediamo di sapere è semplicemente non vero, in buona parte questo è normale perchè la Scienza non è mai definita, ma negli ultimi decenni il fenomeno della soppressione intenzionale delle informazioni e della ricerca sta diventando insostenibile.

➡️ Un nutrizionista italiano in Australia: t.me/italiaaustralia

Dominio potere e violenza, Economia e lavoro, Società e politica internazionale

EUROPA….UNA LOTTA DI CLASSE.

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Adesione allo SME, divorzio Banca d’ltalia/Tesoro, abolizione della scala mobile, abolizione della legge bancaria del ’36 (divisione tra banche d’affari e banche commerciali), privatizzazione e svendita di asset statali strategici, riforme regressive del mercato del lavoro (eliminazione della scala mobile, pacchetto Treu, DL368/2001, legge Biagi, decreto Sacconi, riforma Fornero, Jobs Act, Decreto Poletti, DL Lavoro), libera circolazione di capitali, merci elavoratori, deflazione salariale, taglio della spesa pubblica, tasso di cambio sopravvalutato.

 La maggior parte di queste cose sono avvenute negli anni 90. Quando cioè il PIL italiano comincia a crollare. E, con esso, la produttività. Da quando cioè abbiamo ammazzato la domanda aggregata. 

Da quando è iniziato uno dei più grandi trasferimenti di ricchezza che la storia abbia mai visto. Un trasferimento di ricchezza dal 90% della popolazione al 10% più ricco. E ancora di più all’1%. E molto, molto di più allo 0,1%. SI CHIAMA LOTTA DI CLASSE.  

L’indipendenza della Banca Centrale, I’Unione Europea e I’euro sono alcuni degli strumenti più potenti attraverso i quali i parassiti della società stanno vincendo da una quarantina di anni  LA LOTTA DI CLASSE.

Gilberto Trombetta @Gitro77 

Dominio potere e violenza, Monolandia, Persone e personaggi, Società e politica internazionale

MADELEINE ALBRIGHT.  LA MORTE DI 500.000 BAMBINI? NE VALE LA PENA.

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 Il 12 maggio del 1996 la Albright in un’intervista con Lesley Stahl, alla domanda della giornalista sulla la morte di mezzo milione di bambini iracheni causati dalle “politiche” USA, lei giustificò queste misure in coercitive con una frase celebre: 

ne valeva la pena” pur di rovesciare l’allora Presidente iracheno Saddam Hussein.

 Una volta ogni tanto vale la pena ricordarla questa “persona”, specialmente in periodi in cui si santificano gli americani.

Guardatela come posa fiera davanti al fotografo. Senza vergogna.

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2 GIUGNO, VINSE LA REPUBBLICA: SENZA BROGLI?

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Il 2 giugno ricorre la più “recente” tra le feste nazionali, la Festa Della Repubblica, che ricorda il referendum del 1946 che vide la vittoria della repubblica sulla monarchia. I risultati ufficiali del referendum istituzionale furono: repubblica voti 12 718 641 (pari a circa il 54,27% delle schede convalidate), monarchia voti 10 718 502 (pari a circa il 45,73% delle schede convalidate). Questo avvenimento è considerato importante nella Storia italiana anche perché fu la prima volta che in Italia votarono anche le donne (va detto che nel pre-unitario Granducato di Toscana il suffragio femminile risaliva ad un secolo prima, addirittura al 1849).

Da anni però grava un sospetto su questo referendum riportato ad essere festa nazionale da Carlo Azeglio Ciampi nel 2001 dopo che era stata soppressa dalla legge n. 54 del 5 marzo 1977. Il famoso sospetto sui brogli elettorali. Non è la prima volta che si sospettano brogli elettorali nelle date cruciali della Storia italiana: molta enfasi viene infatti data ai presunti brogli dei plebisciti del 1860 per l’annessione dell’ex Regno delle Due Sicile al neonato Regno d’Italia (noto il cenno che ne fece Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo “Gattopardo” e la ripresa del fatto nel film di Luchino Visconti).

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PASTORI CRISTIANI PAGATI PER PROMUOVERE IL VAX

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Come pastori cristiani “fidati” hanno costretto le congregazioni a prendere vaccini mortali contro il COVID, provocando morti

24 febbraio 2024 A cura del team CFT

America Outloud News ) È stato pubblicato un nuovo documento di ricerca che mostra come le chiese cristiane “fidate” negli Stati Uniti hanno accettato tangenti dal governo – sotto forma di sovvenzioni per il COVID – in cambio della diffusione dei “ vaccini” mortali e sperimentali contro il COVID sui loro ignari congregazioni – che portano alla morte e alla disabilità di innumerevoli migliaia di “credenti”.

Qui presentiamo alcuni estratti chiave del rapporto per evidenziarne i punti più importanti, ma se desideri leggere il rapporto nella sua interezza, consulta il collegamento sopra.

Nel rapporto si legge,

“E se vi dicessi che potenti funzionari governativi statunitensi – come l’ex direttore del NIH Francis Collins e il chirurgo generale statunitense Vivek Murthy – usassero la religione nel tentativo di convincere i leader religiosi di tutto il paese a promuovere le iniezioni di COVID-19? Un’analisi approfondita dell’organizzazione Faiths4Vaccines – membro fondatore della macchina di propaganda dei vaccini COVID-19 Community Corps1 dell’HHS – ha rivelato proprio questo.

Il fatto che l’HHS stesse contattando i leader religiosi nella primavera del 2021 per promuovere la diffusione dei vaccini contro il COVID-19 non è stata una sorpresa. Lo abbiamo scoperto nel nostro precedente articolo che abbiamo pubblicato sul Corpo comunitario COVID-19 alla fine del 2022.

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Dominio potere e violenza, Economia e lavoro, Società e politica internazionale

GLOBALISMO = COMUNISMO GLOBALE

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 Klaus Schwab

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E per le persone che nutrono ancora dubbi porto ancora una citazione del papa massone dell’alta finanza Otto Kahn che già nel 1919, in una conferenza a Budapest, disse letteralment, (cito): “Voi dite che il marxismo è il più acerrimo nemico del capitalismo, il quale per noi è sacro. Ma sono solo poli opposti che ci permettono di essere l’asse dei poli. Entrambi i poli, tuttavia, hanno lo stesso obiettivo: il rinnovamento del mondo dall’alto attraverso il controllo della ricchezza e dal basso attraverso la rivoluzione”. (fine della citazione) 

Il massone di alto grado e finanziario Blumenthal lo disse in modo ancora più inequivocabile nel 1929 nel giornale svedese “Judisk Tidskrift”, n. 57 (cito): “Ultimamente la nostra razza ha dato al mondo un nuovo profeta. Ma questo ha due facce e porta due nomi: da un lato si chiama Rothschild, dall’altro Karl Marx”. (fine della citazione)

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IL COLONIALISMO INFINITO DELLA FRANCIA

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Sapevate che molti paesi africani continuano a pagare una tassa coloniale alla Francia dalla loro indipendenza fino ad oggi?

Quando Sékou Touré della Guinea decise nel 1958 di uscire dall’impero coloniale francese, e optò per l’indipendenza del paese, l’elite coloniale francese a Parigi andò su tutte le furie e, con uno storico gesto, l’amministrazione francese della Guinea distrusse qualsiasi cosa che nel paese rappresentasse quelli che definivano i vantaggi della colonizzazione francese.

Tremila francesi lasciarono il paese, prendendo tutte le proprietà e distruggendo qualsiasi cosa che non si muovesse: scuole, ambulatori, immobili dell’amministrazione pubblica furono distrutti; macchine, libri, strumenti degli istituti di ricerca, trattori furono sabotati; i cavalli e le mucche nelle fattorie furono uccisi, e le derrate alimentari nei magazzini furono bruciate o avvelenate.

L’obiettivo di questo gesto indegno era quello di mandare un messaggio chiaro a tutte le altre colonie che il costo di rigettare la Francia sarebbe stato molto alto.

Lentamente la paura serpeggiò tra le elite africane e nessuno dopo gli eventi della Guinea trovò mai il coraggio di seguire l’esempio di Sékou Touré, il cui slogan fu “Preferiamo la libertà in povertà all’opulenza nella schiavitù.”

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GRANDE ISRAELE: IL PIANO SIONISTA PER IL MEDIO ORIENTE

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 Maurizio Blondet  18 Agosto 2020 

Il famigerato “Piano Oded Yinon”. Introduzione di Michel Chossudovskys
di Israel Shahak e Prof Michel Chossudovsky

Ripubblichiamo questo articolo alla luce dei recenti sviluppi in Libano segnati dalla tragica esplosione di Beirut del 4 agosto 2020

Il Libano fa parte del progetto “Grande Israele” come delineato in questo importante articolo:
“Il Grande Israele creerebbe una serie di stati proxy. Includerebbe parti del Libano, Giordania, Siria, Sinai, nonché parti dell’Iraq e dell’Arabia Saudita “.

“La Palestina è andata! Andato! راحت فلسطين. La difficile situazione palestinese è selvaggiamente dolorosa e il dolore è aggravato dallo sconcertante licenziamento e cancellazione da parte delle potenze occidentali di quel dolore, Rima Najjar, Global Research, 7 giugno 2020

Introduzione

Il seguente documento relativo alla formazione del “Grande Israele” costituisce la pietra angolare di potenti fazioni sioniste all’interno dell’attuale governo Netanyahu, il partito Likud, nonché all’interno dell’establishment militare e dell’intelligence israeliana.

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